Aumentare i clienti.
novembre 10, 2013 | Redazionale
Buon lavoro, in tempi di ‘vacche magre’ (e/o di profondi cambiamenti del mercato) ogni imprenditore e professionista, sta rivedendo la propria politica di ricerca e selezione dei clienti rispetto al passato (magari soltanto in rapporto a solo 5 o 6 anni fa). Se per molti anni od interi decenni, l’imprenditore (nella stragrande maggioranza dei casi) aveva come obiettivo primario l’aumento esponenziale del numero dei clienti (‘prendendo’ in casa un po tutti) oggi invece, gli sforzi si stanno ormai concentrando sempre di più sulla qualità dei clienti piuttosto che sulla quantità generica’. Un insieme di fattori sempre più influenti, stanno obbligando molti operatori economici a rivedere le vecchie politiche del passato, anche in maniera rapida.
Dalle imprese finanziarie, sino alle compagnie di assicurazioni, dal barista sotto casa fino all’idraulico, per non parlare del rivenditore o distributore di prodotti commerciali, tutti, hanno modificato l’atteggiamento nei confronti del proprio pubblico per una serie di fattori :
l’aumento esponenziale degli insoluti e della morosità in generale. Questo aspetto, ha raggiunto in alcuni settori livelli talmente elevati da costringere il management di grandi imprese come allo stesso modo tantissimi piccoli o micro imprenditori a ‘tagliare via’ (ad allontanare)molti clienti considerati a ‘rischio’;
la reale redditività di alcuni clienti. Il costo di gestione di numerosi clienti (per una serie di ragioni) rende sempre meno appetibile la loro ‘permanenza’ all’interno di alcune imprese e così, gli stessi professionisti ed imprenditori, fanno di tutto per ‘liberarsene, come in passato il barista del locale non ‘principesco’ cercava di allontanare l’avventore ubriacone (e/o troppo rumoroso) e tra l’altro, poco propenso a pagare i suoi conti;
le scelte strategiche di molte attività che negli ultimi tempi sono cambiate e si sono dovute aggiornare ai nuovi mutamenti ed alle nuove esigenze del mercato e così, alcuni segmenti considerati meno competitivi o redditizi di altri, vengono abbandonati repentinamente, assieme ai clienti(spesso numerosi) connessi a queste tipologie di aree;
la razionalizzazione delle risorse che impone a molte imprese di ‘selezionare’ già in entrata i clienti per concentrare le energie (minori, in tanti casi rispetto al passato) solo su quei consumatori in grado di rispondere ad un certo tipo di target; ecc..
Aumentare i clienti. La qualità.
Mai come oggi, non si erano visti così tanti clienti ‘venire rimbalzati’ da imprese (di qualunque tipologia) che in teoria (visti anche i risultati aziendali più critici del passato) dovrebbero accogliere il ‘nuovo arrivato’ a braccia aperte.
In concreto : il cliente non ha più sempre ragione!
Molte volte, è addirittura questione di pura sopravvivenza di fronte al rischio di prendere delle fregature che in determinate situazioni potrebbero compromettere situazioni aziendali ‘interne’ già di per se assai critiche. La crisi, rappresenta quindi anche un’opportunità per rivedere alcuni aspetti fondamentali del business che in passato erano considerati meno importanti o prioritari oppure, semplicemente meglio gestibili.
A conferma di tutto ciò, su alcuni segmenti di utenti(considerati i migliori), si stanno concentrando le offerte di tantissime imprese che hanno individuato questi soggetti come ‘clienti ideali’ e più redditizi in rapporto alla massa complessiva.
Buon lavoro.
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