Le attività da aprire.
diciembre 16, 2013 | Redazionale
Le attività che avranno spazio in futuro e quelle che verranno marginalizzate.
Buon lunedì,
Che ci piaccia o no, il mercato, l’economia e le dinamiche che regolano ogni tipo di business stanno mutando alla velocità della luce.
Non serve essere dei grandi osservatori per comprendere che stanno scomparendo migliaia di attività, spazzate via da una serie di concause e contemporaneamente, alcune tipologie di business stanno acquisendo spazi sempre maggiori (non solo in Italia, giusto per essere chiari).
Quali sono le attività da aprire.
In Italia, la pressione fiscale e contributiva ha raggiunto dei livelli inaccettabili e su questo, non ci sono dubbi.
Questo aspetto generale, rende ovviamente più difficile impostare in maniera veramente redditizia un qualsiasi business già in partenza.
Bisogna però anche riconoscere non possiamo nasconderci soltanto dietro alla scusa (per quanto primaria) del carico fiscale.
Anche senza fare un elenco dettagliato, esistono decine e decine di tipologie di attività che in un contesto come quello attuale (sociale, tecnologico, economico, concorrenziale, ecc.) hanno e riceveranno in futuro uno spazio sempre più limitato.
Se le videoteche chiudono e le tipografie vedono ridursi una parte del loro spazio, giusto per fare degli esempi concreti, non è colpa solo del fisco o della burocrazia.
Siamo infatti di fronte a cambiamenti tecnologici epocali e quindi, sarebbe irresponsabile non tenerne conto.
Quali sono le imprese del futuro?
Innanzi tutto, è difficile stilare un elenco di attività che sono in via di ‘fuoriuscita’ dal mercato.
Sarebbe più opportuno parlare di imprese che hanno spazi futuri attraverso anche un loro riposizionamento ed altre invece, che difficilmente, visto la loro struttura, potranno ‘riqualificarsi’ per il mercato del futuro.
Le attività di mediazione.
Un’area fortemente colpita dall’avvento tecnologico (il Web), è quella legata alle imprese di servizi di mediazione.
Dalle agenzie viaggi, fino alle agenzie immobiliari, giusto per fare qualche esempio concreto, sono molte quelle imprese che sono state particolarmente colpite dal processo di disintermediazione favorito dalla diffusione di Internet.
All’opposto, troviamo un numero crescente di piccole e micro imprese che in ambito produttivo (artigianato, agricoltura, piccola industria, ecc.) hanno scelto di tagliare via ogni forma (o parte) dei passaggi intermedi connessi alla mediazione per raggiungere direttamente il proprio pubblico.
Alcune di queste scelte sono divenute ‘obbligate’ dalla necessità di sopravvivere.
Fare business nel futuro.
Anche per molti imprenditori commerciali che operano all’interno dei numerosi centri commerciali, molte certezze sono finite.
Anche il fatto di avere un’insegna famosa e/o la presenza all’interno di strutture di buon livello non basta più a garantire le sicurezze e le certezze del passato.
Tutto, è in pieno cambiamento.
Nei prossimi post, analizzeremo una serie di piccoli business che anche in tempi di crisi permettono spazi di reddività.
Buon lavoro.
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